FILOSOFIA
Akami Bistrot nasce nel 2014 da un’idea di Marco Luongo, tecnico presso il Teatro di Bagnacavallo, il quale sognava di realizzare un modo personale di fare ristorazione: una costante ricerca gastronomica che parte tra le padelle di mamma, i buoni mangiari per gli amici e si arricchisce di nuove passioni, come quella per il Giappone e per i tanti viaggi.
Da questi elementi semplici e familiari a tanti nascono un progetto ed una cucina che ibridano le diverse cucine locali per farne una cucina di mondo mangiata in una sala da pranzo di un ex container navale. I diversi menu che scandiscono le stagioni, seguono un filo rosso che fa assaporare ricordi d’infanzia e di viaggi.
Il 5 novembre 2023 però abbiamo chiuso definitivamente.
Questo è il comunicato:
Siamo nati come realtà imprenditoriale con popup.
Abbiamo sposato appieno la filosofia che i luoghi e le comunità si costruiscono con progetti e qualcuno deve cominciare a farlo.
Quando abbiamo cominciato a giugno 2016 ci siamo sentiti pionieri: sognatori in terre da riconquistare.
Abbiamo avuto splendidi vicini come la famiglia dell’Almagiá o l’Sclub che hanno sempre avuto il cuore aperto con noi.
Abbiamo contribuito a fare partire tutto, perché in quel 2016 c’ eravamo solo noi e Paolo Monduzzi ma è stato splendido. È stato l’ anno in cui venne Mario Baldini portando le balle di paglia da Cotignola e Matteo Scaioli fece performance con i suoi grammofoni. Tre anni dopo festeggiavamo la discesa sulla luna con l’Arar, associazione a cui dobbiamo molto. Eventi unici nati con persone che avevano ben presente che i luoghi hanno bisogno di scintille e di una comunità che sceglie di ardere su quelle scintille.
Poi sono passati 8 estati, in lune un periodo lunghissimo, con il Covid, il freddo invernale, Sbrino, Powerbeach, decine di altre attività e migliaia di persone da tutta la regione che sono venute a vivere quello strano esperimento nato dalla generosità della proprietaria del terreno che semplicemente lo ha dato in prestito per aiutare un quartiere a trovare la sua vocazione.
Sono stati anni per noi stupendi in cui abbiamo costruito la certezza che l’ azione imprenditoriale è una opportunità incredibile per migliorare i luoghi in cui si vive: abbiamo lavorato così in darsena, così abbiamo lavorato alla rocca Brancaleone e per questo stiamo cercando nuovi luoghi in cui poter dare un forte contributo di crescita del territorio.
Vogliamo ringraziare tutte le persone che in questi anni sono venute per contribuire a riconquistare uno spazio che da tempo non era più città; è merito di tutti voi se la darsena ha visto una nuova luce.